L’arcivescovo di Hanoi, in una lettera ai fedeli, sottolinea le affermazioni della Conferenza episcopale sul dialogo “franco e diretto” e la preghiera. C’è timore che continueranno gli attacchi del sindaco di Hanoi, “stella nascente” della politica vietnamita.
Hanoi (AsiaNews) – Dopo “i giorni di grande sconvolgimento”, mentre la vita “torna poco a poco ad un ritmo più normale”, i cattolici di Hanoi hanno “una lieta notizia”: la nomina di un vescovo ausiliare, padre Lorenso Chu Van Minh, attuale rettore del seminario maggiore. L’arcivescovo della capitale vietnamita, mons. Joseph Ngo Quang Kiet (nella foto), annuncia in questi termini ai fedeli di Hanoi la nomina, compiuta dal Papa il 15 ottobre, insieme a quella di mons. Pierre Nguyen Van Kham, segretario esecutivo della Conferenza episcopale, ad ausiliare di Ho Chi Minh City.
La lettera, che porta la data del 18, contiene un nuovo invito ai cattolici a ricercare il dialogo al quale li ha sollecitati la Conferenza episcopale, nella lettera dell’8 ottobre ai cattolici. Essa chiede di “dialogare in un clima di ascolto e attento e di scambio franco e diretto” e di “pregare in uno spirito di comunione, di amore e di concordia”. “Un ascolto attento – scrive mons. Kiet – suppone un atteggiamento umile, pronto ad eliminare gli ostacoli che possano creare incomprensioni e sospetti. La franchezza, poi, ha bisogno di un’anima onesta che dica sempre la verità”. E’ questa, aggiunge citando il documento dei vescovi, “la via del dialogo, ancora lungo, disseminato di difficoltà e di ostacoli e che esige saggezza e perseveranza”.
Quanto alla nomina dell’ausiliare, essa “rivela l’amore di Dio”. “Pregate fratelli e sorelle - scrive ancora mons. Kiet – per il vostro nuovo vescovo, per l’arcidiocesi, per la Chiesa e per la vostra patria.
E anche se l’arcivescovo si limita ad un paio di accenni – oltre che di “giorni di grande sconvolgimento”, la lettera parla di “giornate movimentate” – suscita reazioni tra i cattolici il nuovo attacco portato contro di lui dal presidente del Comitato del popolo (il sindaco) di Hanoi, Nguyen The Thao, che ne ha chiesto la rimozione. Vietcatholic News riporta l’oinione di un francescano di Ho Chi Minh City, padre Pascal Nguyen Ngoc Tinh, secondo il quale “la reale ragione alla base degli attacchi” di Thao va cercata nelle parole dell’arcivescovo a commento dell’incontro del 20 settembre con il Comitato, che la libertà religiosa “è un diritto, non un privilegio”. “Quando mi alzo a chiedere i miei diritti – spiega - significa che sono stati violati. Che me li hanno tolti”. Secondo il religioso, sono da prevedere nuovi attacchi all’arcivescovo da parte di Thao, “astro nascente della scena politica vietnamita”. E, dopo l’approvazione avuta dal Politburo per il atteggiamento contro i cattolici, “ci sono voci – conclude – che potrebbe essere chiamato a prendere il posto del primo ministro Nguyen Tan Dung”.
Hanoi (AsiaNews) – Dopo “i giorni di grande sconvolgimento”, mentre la vita “torna poco a poco ad un ritmo più normale”, i cattolici di Hanoi hanno “una lieta notizia”: la nomina di un vescovo ausiliare, padre Lorenso Chu Van Minh, attuale rettore del seminario maggiore. L’arcivescovo della capitale vietnamita, mons. Joseph Ngo Quang Kiet (nella foto), annuncia in questi termini ai fedeli di Hanoi la nomina, compiuta dal Papa il 15 ottobre, insieme a quella di mons. Pierre Nguyen Van Kham, segretario esecutivo della Conferenza episcopale, ad ausiliare di Ho Chi Minh City.
La lettera, che porta la data del 18, contiene un nuovo invito ai cattolici a ricercare il dialogo al quale li ha sollecitati la Conferenza episcopale, nella lettera dell’8 ottobre ai cattolici. Essa chiede di “dialogare in un clima di ascolto e attento e di scambio franco e diretto” e di “pregare in uno spirito di comunione, di amore e di concordia”. “Un ascolto attento – scrive mons. Kiet – suppone un atteggiamento umile, pronto ad eliminare gli ostacoli che possano creare incomprensioni e sospetti. La franchezza, poi, ha bisogno di un’anima onesta che dica sempre la verità”. E’ questa, aggiunge citando il documento dei vescovi, “la via del dialogo, ancora lungo, disseminato di difficoltà e di ostacoli e che esige saggezza e perseveranza”.
Quanto alla nomina dell’ausiliare, essa “rivela l’amore di Dio”. “Pregate fratelli e sorelle - scrive ancora mons. Kiet – per il vostro nuovo vescovo, per l’arcidiocesi, per la Chiesa e per la vostra patria.
E anche se l’arcivescovo si limita ad un paio di accenni – oltre che di “giorni di grande sconvolgimento”, la lettera parla di “giornate movimentate” – suscita reazioni tra i cattolici il nuovo attacco portato contro di lui dal presidente del Comitato del popolo (il sindaco) di Hanoi, Nguyen The Thao, che ne ha chiesto la rimozione. Vietcatholic News riporta l’oinione di un francescano di Ho Chi Minh City, padre Pascal Nguyen Ngoc Tinh, secondo il quale “la reale ragione alla base degli attacchi” di Thao va cercata nelle parole dell’arcivescovo a commento dell’incontro del 20 settembre con il Comitato, che la libertà religiosa “è un diritto, non un privilegio”. “Quando mi alzo a chiedere i miei diritti – spiega - significa che sono stati violati. Che me li hanno tolti”. Secondo il religioso, sono da prevedere nuovi attacchi all’arcivescovo da parte di Thao, “astro nascente della scena politica vietnamita”. E, dopo l’approvazione avuta dal Politburo per il atteggiamento contro i cattolici, “ci sono voci – conclude – che potrebbe essere chiamato a prendere il posto del primo ministro Nguyen Tan Dung”.