Erano stati diffidati a recarsi ad una “chiesa” che sorge su un terreno ove le autorità vogliono costruire un complesso turistico. Da mesi è in atto una campagna di intimidazione.

Hue (AsiaNews) – Pur di aumentare le intimidazioni contro un gruppo di fedeli, i poliziotti hanno “girato le spalle” di fronte a quattro cattolici finiti in mare perché la loro barca si era rivoltata. “Uno ha anche tentato di impedire il loro salvataggio”. E’ accaduto, racconta padre Peter Nguyen Huu Giai (nella foto), lunedì scorso, 15 dicembre, alla chiesa di An Bang, a Vinh An, nella provincia di Thua Thien, arcidiocesi di Hue.

La “chiesa” in realtà è “aperta”: ci sono solo una croce ed un altare. Il terreno sul quale sono eretti, spiega padre Nguyen, il parroco, apparteneva ad un parrocchiano, Le Khinh, morto qualche anno fa, ma “i suoi figli sono ancora qui e sono loro i legali proprietari”. L’uno e gli altri, aggiunge, hanno permesso ai fedeli di Vinh An, in maggioranza pescatori o contadini poveri, di costruire la “chiesa” sul loro terreno. La controversia è sorta dopo la morte del benefattore, quando funzionari locali hanno messo gli occhi sulla zona ed hanno pensato di costruirvi un complesso turistico.

Ad ottobre è stato emanato l’ordine di rimuovere croce ed altare, sostenendo che sono su una proprietà pubblica, ma il parroco l’ha respinto, chiedendo alle autorità di esibire un qualunque documento che provi la loro proprietà sul terreno.

La vicenda ricorda quelle di Hanoi e di Vinh Long, altri luoghi ove le autorità si sono impossessate di terreni della Chiesa. Anche qui è in atto una campagna di intimidazione e molestie. “Ogni mattina, dalle 5,30, altoparlanti cominciano a parlare della politica religiosa dello Stato e di come esso rispetti la Chiesa cattolica”. Inoltre, “numerosi parrocchiani sono stati convocati”.

Lunedì. “quando i parrocchiani si stavano riunendo nella loro chiesa per prepararsi al Natale – raconta padre Nguyen - centinaia di poliziotti sono stati mobilitati per bloccare l’area”. “Hanno detto a me ed ai miei parrocchiani – prosegue – che non sarebbe stato permesso di celebrare qui il Natale”.

I fedeli si sono affrettati verso il luogo, “alle 12.15, una barca che portava quattro cattolici si è rivoltata. I poliziotti l’hanno visto, ma non hanno fatto nulla. Uno ha anche tentato di impedire il salvataggio”. Altri fedeli “si sono gettati in mare ed hanno salvato i loro fratelli. Ma sono rimasti impressionati dal comportamento delle autorità”. Che intanto hanno eretto, a fianco dell’altare, tre postazioni di poliziotti, che filmano tutti coloro che vanno a messa.