Le autorità hanno di mira soprattutto i responsabili dei gruppi di preghiera che hanno chiesto al governo la restituzione del terreno di proprietà delle parrocchie o della Chiesa.

Hanoi (AsiaNews) – Hanno scritto a Bush, al primo ministro inglese ed a quello australiano i laici cattolici di Hanoi, per lamentare la repressione che il governo sta mettendo in atto nei loro confronti. Sperano di rendere evidente, in tal modo, come il governo non rispetta ancora i diritti umani e la libertà religiosa dei cattolici.

Negli ultimi giorni, le autorità comuniste di Hanoi hanno messo in atto una dura repressione contro i laici cattolici che si riuniscono per pregare la Madonna nelle loro parrocchie. Normalmente, i cattolici vietnamiti si rivolgono alla Madre Maria quando si trovano di fronte a difficoltà nella loro vita o in quella delle famiglie o della parrocchia. La gente non se la prende con la nazione, la loro patria, ma pregano solo perché la loro famiglia, comunità e patria abbiano giustizia e libertà di religione.

“E’ preoccupante – commenta un giovane ad AsiaNews – quando la polizie viene a casa e ti consegna un ‘avviso’, se tu sei il responsabile di un gruppo di preghiera. Da studente nella università statale, mi guardo dal criticare la politica o da rivolgere eccessive censure al governo. Attraverso i media cattolici ho visto che la polizia ha picchiato i laici con i bastoni elettrici, usando violenza contro la gente. Non posso pensare a quattro agenti che portano al loro comando una donna che non sa nulla oltre al fatto che lei e il suo gruppo pregano ogni giorno la Madonna nella loro parrocchia”.

Ora le autorità cercano alcuni responsabili di gruppi di preghiera che hanno chiesto al governo la restituzione del terreno delle parrocchie e della Chiesa del Vietnam. Così alcuni cattolici hanno scritto una lettera indirizzata a George W. Bush, presidente degli Stati Uniti, a Gordon Brown, primo ministro inglese, e Kevin Rudd, premier australiano. Sperano che il mondo capisca la reale situazione e dia il suo appoggio per la giustizia e a libertà di religione in Vietnam. A mezzogiorno del 28 agosto, la gente ha applaudito quando Chirstian Marchant, dell’ambasciata americana è andato alla parrocchia di Thai Ha per ascoltare e vedere con i suoi occhi la repressione del governo contro persone innocenti. Tornato nel suo ufficio, presenterà la questione al governo americano. Gli Stati Uniti vedranno chiaramente che il governo ancora non ha rispetto per i diritti umani e la giustizia per i cattolici vietnamiti.