Cattolici manifestano ad Ha Dong per il ritorno di un edificio requisito dal governo

di J.B. An Dang

Per ore almeno 1000 cattolici hanno pregato sotto la pioggia. Il governo afferma che l’edificio è stato donato da un parrocchiano, che in realtà era un membro del Partito comunista. Il vescovo di Thai Binh difende i cattolici feriti ieri dalla polizia ad Hanoi.

Il p. Nguyễn ha condotto la processione
Pregare per il trionfo di giustizia
Ha Dong (AsiaNews) – Oltre 1000 cattolici hanno manifestato ieri sera nella città di Ha Dong, per domandare il ritorno di un edificio parrocchiale, sequestrato illegalmente dal governo locale 30 anni fa. Il parroco p. Joseph Nguyễn Ngọc Hinh e il suo vice, portando una lunga croce, hanno condotto una processione fino alle mura dell’antica residenza sequestrate. I sacerdoti, i religiosi e molti fedeli sono stati per ore sotto la pioggia a pregare.

La preghiera di protesta è simile a quella che i cattolici di Hanoi conducono da settimane per chiedere il ritorno dell’antica nunziatura vaticana, che il governo vuole utilizzare per costruire ristoranti e night club.

Ha Dong è una città di 200 mila abitanti, a 40 km da Hanoi. Le manifestazioni sono iniziate il 6 gennaio scorso. L’edificio parrocchiale era stato sequestrato 30 anni fa e utilizzato per ospitare il Comitato del popolo di Ha Dong. I fedeli hanno per molti anni domandato il ritorno della parrocchia ai legittimi proprietari.

Di recente, il Comitato del popolo è stato trasferito, lasciando vuoto l’edificio sequestrato. P. Nguyễn è tornato alla carica, chiedendolo indietro. Per tutta risposta, il governo locale ha dichiarato che l’edificio era stato “regalato” al governo fa da un “leader della parrocchia” nel 1977.

Il p. Nguyễn ha precisato che nessun parrocchiano ha il diritto di “donare” edifici che appartengono alla diocesi. Secondo informazioni raccolte, il “leader della parrocchia” di cui il governo parla era in effetti un membro del Partito comunista che il governo stesso ha eletto a capo del consiglio parrocchiale. Fra le sue prime decisioni, vi è quella di donare la proprietà al governo.

Una protesta simile a quella condotta dai cattolici di Ha Dong avvviene ad Hanoi. Ieri, alcuni cattolici della capitale sono stati picchiati dalla polizia per aver tentato di entrare nel cortile dell'antica nunziatura per innalzare una croce e deporre dei fiori a una statua della Madonna. I fedeli hanno subito ferite e sono stati imprigionati.

Oggi, il vescovo di Thai Binh, mons. Francis Nguyen Van Sang, ha pubbicato una lettera di solidarietà ai fedeli colpiti e al'arcivescovo di Hanoi, mons. Joseph Ngô Quang Kiệt. Egli ha pure chiesto alle autorità di mostrare calma, accettando i consigli della Chiesa per risolvere il problema.

Secondo le autorità, il gesto dei fedeli di Hanoi era una provocazione "premeditata" e il vescovo di Hanoi sta "usando la libertà religiosa per provocare il governo".